Accolgo con piacere l’invito del presidente del CAI Mortara, l’amico Fusani, di essere presente sul sito della Sezione con un mio piccolo contributo. Anzitutto mi presento: mi chiamo Renzo Bassi e da ottobre 2007 sono il Presidente della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Val Ticino intitolata a Remo Gulmini. Scuola patrocinata dalle sezioni di Abbiategrasso, Boffalora sopra Ticino dove sono iscritto dal 1976, Inveruno, Magenta, Mortara e Vigevano. Sono giornalista e mi occupo di viaggi e montagna. Pratico lo sci alpino, l’arrampicata su vie classiche di media difficoltà, frequento ferrate anche impegnative e amo le escursioni invernali con le ciaspole dopo aver sperimentato, in passato, qualche uscita scialpinistica. Una passione, quella per la montagna, trasmessami da mio padre che praticava alpinismo e dal mai dimenticato Gian Paolo Majerna per molti anni alla guida della Sezione di Boffalora e anche Presidente della Val Ticino.

Ho accettato l’incarico perchè fortemente convinto che la nostra Scuola sia un patrimonio prezioso per la nostra zona, per le nostre sezioni, per tutti i nostri soci. La Val Ticino è poi stata una delle prime Scuole a carattere intersezionale nate in Lombardia grazie all’entusiasmo e alla determinazione di un gruppo di soci fondatori. Dal 1975, anno del primo corso organizzato dalla Val Ticino, la nostra Scuola ha coinvolto complessivamente ben 998 allievi e attualmente vanta un organico di una trentina di Istruttori. Un patrimonio prezioso, dicevo, perchè oggi è cambiato il modo di frequentare e affrontare la montagna. Ricordo quando ero un ragazzo, trent’anni fa, come spesso le gite, le uscite sciistiche, le escursioni anche impegnative fossero spesso affrontate in modo a dir poco rocambolesco: il materiale era quello che era, caschi ne ho sempre visti pochi, ci si legava alla corda senza imbrago, pochi avevano piccozze o ramponi, di topografia e orientamento si sapeva ben poco. Insomma situazioni che ora farebbero rizzare i capelli. Oggi invece c’è la consapevolezza che la montagna deve essere affrontata con le dovute conoscenze, con preparazione fisica e tecnica e soprattutto tenendo sempre ben presente l’obiettivo primario: la sicurezza. Molte Sezione del CAI ora spendono tempo e risorse per preparare accompagnatori nelle varie discipline che possano con competenza accompagnare i soci in montagna. Anche l’atteggiamento delle Sezioni nei confronti della Scuola è cambiato: da una sorta di indifferente partecipazione a una sempre maggiore richiesta di supporto da parte dei nostri istruttori in diverse attività in montagna sia invernali che estive. E questo è importante. Nell’ultimo anno di lavoro obiettivo del Consiglio è stato quello di far conoscere maggiormente la Val Ticino, renderla più visibile nel territorio e soprattutto nelle Sezioni CAI che la patrocinano: nuovo manifesto, targhette all’esterno di ogni sezione, potenziamento del sito internet, individuazione all’interno di ciascuna Sezione di un Consigliere e di un Istruttore di riferimento che possano in qualsiasi momento dare risposte a chi si rivolge a noi per i corsi. Tutto questo è un piccolo passo ma importante e fatto grazie anche agli sforzi del Gruppo di lavoro, composto da Consiglieri e Istruttori, che da un paio d’anni opera all’interno della Val Ticino. Nel corso dell’ultima Assemblea poi ho colto con favore l’invito affinché nello staff tecnico entrino nuove forze, nuovi istruttori anch’essi fortemente motivati. Con l’aiuto e la disponibilità di tutti lo faremo. L’impegno non è da poco, i nostri Istruttori operano volontariamente sacrificando tempo libero e tante serate. Ma a fronte di questo non indifferente sacrificio sono convinto corrisponda la grande soddisfazione di poter trasmettere ad altri le proprie conoscenze, la propria esperienza, la grande passione per la montagna. Passione, entusiasmo e preparazione: sono questi i cardini sui quali deve poggiare l’azione della nostra Scuola coinvolgendo in un lavoro comune e condiviso i suoi vari organismi: Consiglio, Istruttori, Sezioni, Gruppo di lavoro. La Scuola è tutto questo, non dimentichiamolo.

Concludo augurando agli allievi dei corsi già iniziati e di quelli che partiranno nei prossimi mesi di trovare nella nostra Scuola un ambiente dove la montagna è affrontata con serietà, responsabilità ma anche con gioia e amicizia invitandoli, una volta terminato il corso, a tenersi in contatto con noi, frequentare le nostre Sezioni. A tutti poi buona montagna….in sicurezza.

Renzo Bassi

 

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